Dal «Metodo Rondine» alla teologia del silenzio

Nella libreria di un appassionato di fantascienza non può mancare il cofanetto dei Meridiani Mondadori con i due volumi delle «Opere Scelte» di Dick. Degno di nota anche il volume di Franco Vaccari, presidente di Rondine Cittadella della pace, borgo nei pressi di Arezzo dove si accolgono giovani appartenenti a comunità in guerra, aiutandoli a recuperare una considerazione dell’altro come persona umana

Il cofanetto dei Meridiani Mondadori con i due volumi delle Opere Scelte di Philip Dick, 3130 pagine, 140 euro, è caro ma non può mancare nella libreria di un appassionato di fantascienza classica, quella che si è affermata nel secolo scorso.

Le opere celebri di Dick sono numerose, anche se la in Italia sua bibliografia è confusa, a causa delle modalità con la quale i romanzi che ha scritto sono arrivati e sono stati tradotti da noi. Alcuni Tra i più noti di loro hanno due titoli, come del resto è capitato persino alla Montagna incantata di Thomas Mann, divenuta Montagna magica nella traduzione più recente. Così è stato per Dick, in maniera quasi sistematica. La svastica sul sole si è trasformata ne L’uomo dell’alto castello, L’uomo dei giochi a premi è diventato Tempo fuori luogo, mentre Blade Runner è il titolo che la cinematografia ha, in maniera geniale, attribuito a Gli androidi sognano pecore elettriche?, il quale più che un romanzo è un racconto lungo. Il successo che Hollywood gli ha fatto avere lo ha posto di diritto tra i romanzi inseriti nella sofferta scelta di titoli fatta da Emanuele Trevi e Paolo Parisi Presicce per i Meridiani Mondadori.

La produzione di Dick è infatti sterminata. Soprattutto racconti, scritti di getto sotto l’effetto delle anfetamine che assumeva per non cedere al sonno, ma anche romanzi di ogni genere. I capolavori restano Le tre stigmate di Palmer Eldritch e Ubik, che hanno descritto con capacità visionaria la società verso la quale si incamminava l’umanità della seconda metà del Novecento. Niente di tecnologico, che da questo punto di vista il futuro è imprevedibile e per comunicare i protagonisti dickiani si aggirano in paesaggi lunari o marziani alla ricerca di una cabina telefonica, ma invece una comprensione profonda del senso di insicurezza e di inadeguatezza cui donne e uomini sono andati incontro all’inizio del nuovo millennio e che ancora non si è dissipato.

Al contrario, il mondo in continuo e imprevedibile cambiamento descritto da Dick ci appare sempre di più il nostro.

Tacere, una teologia del silenzio, di Klaus Berger, Queriniana, 250 pagine, 33 euro, è una dimostrazione esemplare degli esiti positivi che si possono ottenere utilizzando un punto di vista apparentemente semplice all’intero sistema teologico. Il silenzio, se accolto con rispetto e desiderio di accettazione si rivela di una ricchezza inattesa.

I passaggi di Berger sui quali fermarsi a riflettere sono numerosi, efficaci nella loro essenzialità: “l’esperienza più comune che gli uomini fanno con il Dio della Bibbia è il silenzio”, “il silenzio di Dio è la sua pazienza”, “la domanda ‘chi sono io?’ trova risposta solamente se si trova lo stile di volta in volta individuale del proprio silenzio”, “se l’uomo rimane in silenzio, Dio può parlare e agire”.

Un libro da meditare, più che da leggere, che aiuta a riflettere sulla condizione umana, senza spirito rivendicativo e con grande consapevolezza della ricchezza insita nello status di quanti beneficiano del rapporto con un Dio capace per primo a essere silenzioso ascoltatore di ciò che gli viene detto nella preghiera. O in qualsiasi altro momento della vita, che altro non è se non una preghiera ininterrotta, anche se inconsapevole.

Franco Vaccari è il Presidente di Rondine Cittadella della Pace, insieme piccolo borgo nei pressi di Arezzo e ambizioso progetto di rifondazione della cultura mondiale per tutto ciò che riguarda il conflitto e le sue degenerazioni belliche. Presso Rondine si tengono da alcuni decenni corsi di ogni tipo per formare donne e uomini di tutto il mondo alla pace, senza illudersi di far scomparire il conflitto, ma invece sicuri di riuscire a trasformarlo in una forza positiva, data la sua natura creativa e innovativa.

È uscito da poco, di Vaccari, Ecologia del conflitto, L’approccio alla relazione secondo il metodo Rondine, il Mulino, 210 pagine, 20 euro, il suo testo più chiaro ed esplicativo.

Il libro intende spiegare il funzionamento del “Metodo Rondine” e in particolare la sua caratteristica di accettazione del conflitto e del suo utilizzo come propellente per un’evoluzione in positivo dei rapporti fra “nemici”. L’attività prima di Rondine è infatti quella di accogliere giovani appartenenti a comunità in guerra, a coppie di avversari, e aiutarli a recuperare una considerazione dell’altro come persona umana e non più come nemico, a rendersi conto che “l’altro è soggetto di esperienze come lo siamo noi: vive sentimenti ed emozioni, compie atti volontari e cognitivi”. Infatti “capire quello che sente, vuole e pensa l’altro è l’elemento essenziale della convivenza umana”.

Di Vittorio Lingiardi è appena uscito Corpo, Umano, Einaudi, 288 pagine 20 euro. Un viaggio all’interno degli organi che compongono il corpo di donne e uomini, a metà strada tra la visita medica, il film di fantascienza e la ricostruzione culturale di una tradizione ideologica che quando è svelata nei suoi tratti caratteristici appare sconvolgente. Rimane comunque sempre viva l’esigenza di una ricomposizione ad unicum, della quale si sente il bisogno in un contesto terapeutico dove “nessun medico prende più in cura un malato, ora si prendono in cura le malattie, e ben circoscritte:

La prima evidenza, all’inizio sorprendente, nell’organizzazione del testo, è il numero di capitoli che Lingiardi riesce a dedicare a singole parti del corpo o organi. Dal cuore, al quale è dato l’onore dell’incipit, ne trascorrono ventitré prima di arrivare al cervello, che chiude la serie con un’avvertenza chiara. Di lui conosciamo “molto di più rispetto al passato, anche se molto rimane avvolto dal mistero. Sappiamo però abbastanza per capire che rimarrà tale”.

Quanta convincente saggezza.

Il libro si caratterizza per l’attenzione alla scrittura quanto all’edizione e alle immagini, a colori, impaginate alla perfezione in un rapporto stretto con il testo, seguito con cura in fase di bozze, così che l’immagine cui l’autore si riferisce compare sempre al momento giusto.