La memoria di Elvira

“La memoria” è il titolo di questa collana che arriva al numero mille nel nome di Elvira Giorgianni Sellerio (1936-2010). I suoi fiori blu parlano di lei, per lei. Questo libro ne onora il ricordo e ne festeggia il traguardo, nel racconto di ventitré tra autori e collaboratori della casa editrice. Nata nel 1979, “La memoria” deve la sua lunga fortuna ai lumi di Leonardo Sciascia, al prodigio grafico di Enzo Sellerio e alla lungimiranza di certi librai avveduti.

Ma soprattutto e sopra tutti, la deve a Elvira Sellerio e alle migliaia di lettori che nel corso di tanti anni ne hanno premiato e condiviso le scelte. “Uno dei più evidenti e gravi difetti della società italiana, e quindi di tutto ciò che – dalla cultura al costume – ne è parte, sta nella mancanza di memoria. Forse per la quantità eccessiva delle cose che dovrebbe contenere, la memoria si smarrisce, si annebbia, svanisce. Intitolare una collana letteraria “La memoria” presuppone questa considerazione d’ordine generale, anche se con intenti più limitati: una esortazione a non dimenticare certi scrittori, certi testi, certi fatti. Una collana che riserva scoperte, riscoperte, rivelazioni, sorprese”.

Così Leonardo Sciascia scriveva de “La memoria”. Per più di trent’anni Elvira Sellerio ne ha perfezionato gli intenti iniziali, moltiplicato la varietà di titoli, così componendo una biblioteca ideale intesa come mosaico di tante biblioteche ideali.

Una donna, Elvira, che secondo Sergio Valzania “è generosa nel chiedere”; che raccoglie (lo annota Adriano Sofri) i 92 volumi illustrati della Scala d’Oro, anche i doppioni, “come fanno i ragazzini per fare a cambio”; e che ama i libri per amatori di libri: “sovracopertina in carta pergamyn, pagine intonse per non dimenticare un oggetto sempre più desueto: il tagliacarte” (Violante).

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